
26-08-2025
Singhiozzo nei neonati: perché succede e come farlo passare
Cara Mamma, se il tuo neonato ha il singhiozzo, non ti allarmare subito! Vediamo insieme, passo dopo passo, le cause, come aiutare il tuo bambino e i casi in cui preoccuparsi.
Indice:
Il singhiozzo è una delle situazioni più comuni nei primi mesi di vita del bambino. Spesso compare all’improvviso, magari durante la poppata o subito dopo un cambio pannolino.
Nella maggior parte dei casi, il singhiozzo è un fenomeno del tutto fisiologico che può suscitare qualche preoccupazione nei genitori, ma non comporta reali problemi per la salute del neonato.
Perché i neonati hanno spesso il singhiozzo?
Il singhiozzo è un insieme ravvicinato di movimenti del corpo: prima una contrazione involontaria del diaframma, una rapida chiusura delle corde vocali poi.
L’effetto prodotto è il tipico suono hic del singhiozzo, similare tra adulti e bambini.
Nei neonati può essere più frequente per diversi motivi, tra cui:
- sistema nervoso ancora immaturo;
- ingestione di aria durante la poppata (al seno o con il biberon);
- assunzione di un liquido attraverso le labbra mediante aspirazione in modo troppo rapido;
cambi di temperatura o stimoli esterni improvvisi.
È importante sapere che il singhiozzo nei neonati, nella maggior parte dei casi, non è doloroso, non li infastidisce realmente e, solitamente, scompare in pochi minuti senza la necessità di interventi.
Singhiozzo neonato dopo la poppata: è normale?
Sì, è assolutamente normale che il neonato abbia un po’ di singhiozzo dopo una poppata. Infatti, durante l’allattamento, il bambino può ingerire piccole quantità d’aria, specialmente se succhia molto in fretta o è agitato, e avere la necessità di espellerle subito dopo.
Per prevenire il singhiozzo post poppata, prova a:
- fare una pausa durante la poppata per fargli fare il ruttino;
- mantenerlo in una posizione verticale per qualche istante dopo la poppata;
- verificare che l’attacco, al seno o al biberon, sia corretto in modo da evitare l’ingestione d’aria.
Quando il singhiozzo nei neonati può indicare un problema?
Nella maggioranza dei casi, il singhiozzo nei neonati è innocuo, tuttavia può essere utile parlarne con il pediatra se:
- si presenta molto frequentemente;
- dura molto a lungo;
- è accompagnato da altri sintomi come vomito, irritabilità o difficoltà nella suzione.
In alcuni casi, il singhiozzo potrebbe essere collegato a una forma lieve di reflusso gastroesofageo, molto comune nei neonati e solitamente transitorio (leggi il nostro ultimo articolo sul reflusso nei neonati per saperne di più.
Come far passare il singhiozzo a un neonato?
Alcuni piccoli gesti possono aiutare il bambino a rilassarsi e, magari, a interrompere così il singhiozzo.
Ecco qualche gesto semplice che puoi provare:
- mantienilo in posizione verticale e tienilo vicino a te;
- offrigli un piccolo sorso di latte;
- massaggia dolcemente la schiena, aiutandolo a rilassare il diaframma;
- evita movimenti bruschi o stimoli eccessivi.
Non serve preoccuparsi né intervenire con soluzioni improvvisate o rimedi casalinghi (come soffiargli in faccia o spaventarlo).
Nella maggior parte dei casi il singhiozzo passa da solo.
Singhiozzo nei neonati: fino a quando si verifica?
Il singhiozzo può continuare a comparire anche nei primi mesi di vita, ma tende a ridursi con la crescita e con la maturazione del sistema nervoso e dell’apparato digerente.
Ogni bambino è diverso, ma di solito il fenomeno si attenua intorno al 6° mese di vita.
Conclusione
Il singhiozzo nei neonati è quasi sempre un fenomeno naturale e diffuso, legato alla fisiologia del piccolo e alla sua crescita.
Ricorda che solitamente non causa dolore e non è pericoloso. Osserva con calma il tuo bambino e rispondi con dolcezza ai suoi bisogni senza eccessive preoccupazioni.
Se hai dubbi o se noti sintomi associati, confrontati con il tuo pediatra di fiducia.